Si apre con un omaggio a Billie Eilish nelle vesti di Marilyn Monroe la mostra Alchimia dell’amore di Valerie Breuleux alla Oblong Contemporary Art Gallery di Forte dei Marmi.
“Quando Billie Eilish si è presentata in nelle vesti di Marilyn al Met Ball 2021, mi ha dato l’ispirazione per produrre quest’opera, dove si combinano gli ideali estetici con gli ideali di una giovinezza radiosa, che crede nel futuro del nostro mondo”.
Valerie Breuleux che presenta la sua prima mostra a Forte dei Marmi alla Galleria Oblong, racconta il perché del suo interesse per la figura di Marilyn Monroe, soggetto anche di un’ulteriore opera in mostra, Golden Dream:«l’immagine di Marilyn è stata usata eccessivamente, direi quasi logorata dall’uso nell’arte degli ultimi decenni. Tuttavia, secondo la mia visione artistica, Marilyn è diventata un concetto di «modello», allo stesso modo dell’Apollo del Belvedere o della Venere di Milo. Un ideale estetico, «l’oggetto del desiderio universale”.
Le opere dedicate a Billie Eilish e a Marilyn sono realizzate, come tutte le altre esposte, con una speciale tecnica mista esclusiva dell’artista che unisce fotografia, pittura a olio, acrilico, alterazione e gocciolamento di polvere di metallo.
Valerie Breuleux lavora sugli stereotipi, sulle icone dello star system, sui feticci della cultura popolare: archetipi femminili e maschili che condizionano la cultura identitaria della donna e dell’uomo nell’attuale società in cui si è sopraffatti dalle immagini. Le sequenze dei film che la Breuleux fotografa, per trasformarle in opere, nascondono il profondo desiderio dell’artista di recitare, di reagire, di non essere solo uno spettatore davanti ad un’immagine. Trasferendo la fotografia sulla tela l’artista si appropria in maniera frammentaria ma concreta delle immagini catturate nelle quali può rispecchiarsi e con le quali può, con la sua arte, far entrare nelle opere la fluidità delle sue stesse emozioni, come in una vera e propria catarsi che racchiude lo scenario di una narrativa personale, intima e silenziosa.
Se il denominatore comune delle opere di Valerie Breuleux è, come lei stessa afferma, “il desiderio di desiderare”, tutte le sue opere incarnano perfettamente questo concetto che, in particolare, è ben rappresentato in Bacio eterno, Red kiss, Golden dust, tre tra i baci più appassionati e famosi della storia del cinema, creati dall’artista quale reazione al distanziamento sociale imposto negli ultimi due anni. Nella prima opera si riconoscono Anita Ekberg e Marcello Mastroianni ne “La dolce vita”; nella seconda Faye Dunaway e Steve McQueen ne “Il caso Thomas Crown” mentre, in Golden dust, si trovano, oltre titoli già citati, “Via col vento” con Clark Gable e Vivien Leigh; “Cleopatra” con Liz Taylor e Richard Burton.
Il desiderio di desiderare si tinge anche di passione proibita e di sfacciata sensualità con l’opera La piscine, un omaggio alla cantautrice americana Lana del Rey che ha dedicato uno dei suoi brani più famosi Lolita al film “Lolita” di Kubrick tratto dal capolavoro di Nabokov.
Valerie Breuleux presenterà a Forte dei Marmi anche due opere inedite sempre tratte dal film di Kubrik. Un film che oggi compie sessant’anni e che vide la collaborazione tra il regista e lo scrittore nella realizzazione di un capolavoro cinematografico del capolavoro letterario.
VALERIE BREULEUX
Formatasi a Villa Arson a Nizza negli anni ’80, Valérie Breuleux ha intrapreso un processo creativo consistente nel frammentare e ingrandire le sue macrofotografie in bianco e nero, ricomponendole come pezzi di un puzzle, incollandole direttamente sulla tela (marouflage).
Da allora, ha sviluppato una propria tecnica di trasferimento dell’immagine, in un approccio simile alla tecnica del monotipo.
Il termine tecnica mista è particolarmente appropriato nell’opera di Valérie, che mescola fotografia, pittura a olio, acrilico, alterazione e gocciolamento di polvere di metallo.
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