Lo studio di Interaction Design Dotdotdot partecipa a uno degli appuntamenti più importanti dedicati al design e all’architettura in campo internazionale con due video installazioni:
→ “Portal of Mysteries”, un grande stargate nell’atrio di Triennale che apre il percorso espositivo e accoglie il pubblico con una videoinstallazione dedicata al tema dell’ignoto, realizzata con il filosofo e scrittore Emanuele Coccia;
→ “Decalogue for Space Architecture”, un’installazione audiovisiva che indaga 10 principi per immaginare una possibile presenza permanente dell’umanità nello spazio, realizzata con lo studio internazionale Skidmore, Owings & Merrill (SOM).
Fino all’11 dicembre 2022
Triennale Milano, Viale Alemagna 6
Lo studio Dotdotdot – nato a Milano nel 2004 e tra i primi in Italia a operare nell’ambito dell’Interaction Design – partecipa alla 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano, dal titolo Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries in programma da oggi – venerdì 15 luglio – fino all’11 dicembre 2022, con due video installazioni dedicate alle principali tematiche affrontate dall’Esposizione: “Portal of Mysteries” – realizzata con il filosofo e scrittore Emanuele Coccia – e “Decalogue for Space Architecture” progettata con lo studio internazionale Skidmore, Owings & Merrill (SOM).
Ad accogliere il pubblico, introducendo i temi centrali dell’Esposizione, sarà “Portal of Mysteries”, una video installazione realizzata da Dotdotdot con il filosofo Emanuele Coccia.

23rd International Exhibition of Triennale Milano 2022 (ph. DSLstudio)
Nell’atrio della Triennale un grande stargate apre il percorso espositivo come una soglia narrativa per entrare fisicamente e metaforicamente nel tema dell’ignoto con curiosità ed eccitazione per la scoperta, trasformando la mostra stessa nell’introduzione ai misteri del pianeta Terra. In un video animato lungo 10 metri – realizzato in collaborazione con propp, una bambina aliena scopre un meteorite venuto dal cielo capace di trasformarsi in tutto quello che costituisce la realtà: gli esseri umani e i buchi neri, le piante e gli artefatti del design. Una voce extraterrestre e un immaginario lisergico conducono il pubblico alla scoperta di alcune opere d’arte presenti in mostra che iniziano a scorrere nei 18 monitor disposti in cerchio. Attraverso questo speciale portale immersivo alto 4 metri i visitatori entrano attivamente nel vivo del discorso, liberandosi da una visione geocentrica e cercando di trovare una nuova prospettiva di approccio per comprendere i temi dell’Esposizione.
La mostra tematica “Unknown Unknowns” – curata da Ersilia Vaudo, astrofisica e Chief Diversity Officer all’Agenzia Spaziale Europea – è il centro nevralgico della 23ª Esposizione Internazionale. Un percorso dai contorni sfumati e permeabili che presenta più di cento tra opere, progetti e installazioni di artisti, ricercatori e designer internazionali che si confrontano con l’ignoto per cercare di rispondere ad una serie di domande su quello che ancora “non sappiamo di non sapere” in diversi ambiti: dall’evoluzione della città agli oceani, dalla genetica all’astrofisica.
All’interno della mostra, Dotdotdot presenta il suo secondo intervento che vanta la collaborazione con lo studio internazionale Skidmore, Owings & Merrill (SOM), invitato a contribuire alla 23° Esposizione Internazionale di Triennale Milano con una delle quattro commissioni speciali, organizzata dalla più importante istituzione culturale italiana dedicata al design e curata dall’astrofisica Ersilia Vaudo.

Il progetto di ricerca di SOM, intitolato “Decalogue for Space Architecture”, prosegue una linea di indagine che risponde al quesito di come si possano progettare le condizioni ideali affinché l’uomo riesca a prosperare nello spazio. Se fino ad oggi i precedenti habitat spaziali sono stati progettati per missioni di breve durata e affidandosi ai rifornimenti portati dalla Terra, SOM delinea dieci principi che i progettisti dovrebbero prendere in considerazione per immaginare una presenza permanente e sostenibile dell’umanità nello spazio, slegata dal nostro pianeta natale.
Attraverso un’installazione audiovisiva immersiva – concepita da SOM e Dotdotdot in collaborazione con propp – il pubblico potrà scoprire i dieci concetti che dovrebbero definire la prossima generazione di architettura extraterrestre. Ogni tema è rappresentato con un un’animazione video e un paesaggio sonoro creato da Dotdotdot e propp. Una speciale Sound Palette colora metaforicamente il video con dieci tracce audio concepite come strumenti di una più ampia orchestra per invitare i visitatori a muoversi nello spazio e apprendere i concetti anche su un piano emotivo, grazie al processo della sinestesia audiovisiva.
“Torniamo alla Triennale in occasione di uno degli appuntamenti più importanti dedicati al design e all’architettura in campo internazionale con due prestigiose collaborazioni e consolidando la nostra presenza in ambito espositivo. Dotdotdot, grazie alla sue competenze interdisciplinari, progetta esperienze memorabili attraverso linguaggi e strumenti innovativi che partono dalla consapevolezza spaziale, e da come questi spazi vengono abitati e fruiti.” – Laura Dellamotta, General manager e co-founder Dotdotdot.

About
Dotdotdot – We design innovative human experiences
Dotdotdot è uno studio di progettazione multidisciplinare nato a Milano nel 2004, tra i primi in Italia a operare nell’ambito dell’Interaction Design.
Dotdotdot è specializzato in Exhibition e Interaction Design — nella progettazione di percorsi museali, Corporate Experience, mostre multimediali temporanee e permanenti.
Nel corso degli anni ha consolidato competenza ed esperienza nello sviluppo di strategie digitali e nella progettazione di sistemi digitali integrati custom per aziende, musei, archivi storici, ambienti lavorativi, strutture sanitarie, e più in generale progetti dedicati allo Smart Living. Ricerca e innovazione tecnologica sono alla base di tutti i suoi progetti.
Dotdotdot progetta spazi narrativi e dà forma, con un approccio User Centered, al modo in cui le persone e le tecnologie interagiscono tra loro, in un continuum tra spazio fisico e digitale.
Fondato da 4 soci — Laura Dellamotta (architetto), Giovanna Gardi (architetto), Alessandro Masserdotti (filosofo e interaction designer) e Fabrizio Pignoloni (designer), Dotdotdot oggi conta un team di oltre 20 persone con profili eterogenei che spaziano da architetti, designer, interaction designer, sviluppatori, ingegneri, sound designer ed esperti di storytelling e design strategy, in grado di gestire la complessità a 360°.

Emanuele Coccia
Emanuele Coccia insegna all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales a Parigi. È stato visiting professor nelle università di Columbia, Harvard, Venezia, Weimar, Tokyo e Buenos Aires. Tra le sue opere, tradotte in molte lingue, La vita delle piante. Metafisica della mescolanza (Il Mulino 2018), Filosofia della casa. Lo spazio domestico e la felicità (Einaudi 2021) e Metamorfosi (Einaudi 2022) In collaborazione con Giorgio Agamben, ha pubblicato Angeli. Ebraismo, Cristianesimo, Islam (Milano: Neri Pozza, 2009), un’antologia sugli angeli in ambito cristiano, ebraico e islamico. Nel 2019 è stato consulente scientifico della mostra Trees, presentata alla Fondation Cartier di Parigi. Ha realizzato video di animazione come Quercus (2020, assieme a Formafantasma) Heaven in Matter (2021, assieme a Faye Formisano). Sta scrivendo un’opera a quattro mani sulla relazione tra moda e filosofia con il direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele.
Skidmore, Owings & Merrill (SOM)
Skidmore, Owings & Merrill (SOM) è un collettivo di architetti, designer, ingegneri e progettisti, responsabile di alcuni degli edifici tecnicamente e ambientalmente più avanzati del mondo e di importanti spazi pubblici. Da un piano strategico regionale a un singolo oggetto, i progetti di SOM anticipano i cambiamenti nel modo in cui viviamo, lavoriamo e comunichiamo, e hanno apportato un valore duraturo alle comunità di tutto il mondo. L’approccio dello studio è altamente collaborativo e il suo team interdisciplinare è impegnato in un’ampia gamma di progetti internazionali, con studi creativi dislocati in tutto il mondo.
Propp
propp è uno studio di design che affronta ogni progetto con un forte approccio narrativo spaziando tra animazione, branding, data visualization, video installazioni, prodotti digitali e stampa.
Credits
“Portal of Mysteries”
Special commission for the 23rd International Exhibition of Triennale Milano
Direzione artistica: Emanuele Coccia
Video installazione: Dotdotdot
Sound Design: Dotdotdot
Illustrazioni e animazioni: propp
“Decalogue for Space Architecture”
Skidmore, Owings & Merrill (SOM), Decalogue for Space Architecture, 2022
Special commission for the 23rd International Exhibition of Triennale Milano
Direzione artistica: Dotdotdot
Video: Dotdotdot e propp
Sound Design: Dotdotdot
Informazioni
23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano
Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries
Triennale Milano
Viale Alemagna 6, 20121 Milano
+39 02 724341 | www.triennale.org
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