Martedì 24 maggio alle ore 17.00 le curatrici della mostra Daniela degl’Innocenti e Valentina Sonnati dialogheranno con Silvia Malaguzzi, docente di Storia dell’Arte presso il campus di Firenze del Middlebury College intorno ad alcuni abiti e accessori della donazione della famiglia Fineschi che compongono la mostra attualmente in corso presso il Museo.
La conferenza sarà l’occasione per presentare il catalogo della mostra, edito dalla Museo del Tessuto Edizioni e permetterà di approfondire alcuni aspetti, sia di storia familiare che di storia della moda, peculiari di alcuni oggetti.
L’abito da giorno di Virginia Nieri Fineschi del 1915, ad esempio, è curiosa testimonianza di come i capi, in passato, venissero accuratamente conservati e riutilizzati nel corso della vita, adattandoli ai cambiamenti fisici e alle mode.
Appartiene sempre a Virginia anche l’abito négligé in taffetas ricamato in seta, parte integrante del suo corredo di nozze e l’abito a tunica del 1918-20, emblema di come la moda femminile – negli anni che seguono la fine della I Guerra Mondiale – abbia subito notevoli trasformazioni nelle forme e nei tagli sartoriali.
Interessante l’abito da sera di Maria Bessi Nieri in pizzo meccanico, tecnica utilizzata per la confezione di abiti a partire dal 1846 quando John Livessey mette a punto una macchina in grado di realizzarlo e che ebbe molto successo negli anni Venti per la confezione di abiti da sera e da cerimonia.
Raro il completo maschile da passeggio appartenuto a Filippo Fineschi, risalente ai primi del Novecento, realizzato dalla sartoria Bardazzi di Prato, conosciuta in città anche per la confezione di divise militari.
Esemplari anche gli accessori, come la fibbia in tessuto laminato ricamato con baguette di vetro facente parte dell’abito da sposa di Virginia Nieri Fineschi o la borsetta modello sac à main realizzata in tela di cotone interamente ricamata con perline di vetro multicolori e chiusura in bachelite tartaruga o il bracciale souvernir con vedute di Roma della fine dell’Ottocento in micromosaico.
Su questa tecnica e sulla storia di alcune delle botteghe orafe romane che più la impiegarono per realizzare gioielli con le vedute della Roma Classica, la storica dell’arte Silvia Malaguzzi dedicherà parte del suo intervento.
La conferenza è ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti. Obbligo di mascherina ffp2.
Il catalogo è in vendita presso il bookshop del Museo, prezzo di copertina 15 euro.
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Museo del TessutoVia Puccetti 3 – Prato | www.museodeltessuto.it
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