XNL APERTO

Una manifestazione annuale dedicata alle arti del nostro tempo che unisce la città alla campagna. Un progetto sul territorio che desidera favorire una conoscenza accessibile del contemporaneo sentito come collante tra storia e futuro

È il titolo di un nuovo progetto dedicato alle arti contemporanee nato dalla sinergia tra istituzioni pubbliche e soggetti privati del territorio piacentino. Il 23 settembre inaugurerà il suo primo appuntamento con un programma di esposizioni e aperture straordinarie.

Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza e Camera di Commercio di Piacenza sono lieti di annunciare XNL Aperto, la prima edizione di una manifestazione annuale destinata a sviluppare una nuova modalità di fruizione del contesto urbano e rurale attraverso la conoscenza delle arti del nostro tempo. Una iniziativa annuale di arti contemporanee, che unisce la città alla campagna. Un progetto diffuso sul territorio di Piacenza, che guarda alle arti come produzione di saperi e strumento di innovazione, di una storia di antiche origini. Una infrastruttura culturale a lungo termine, inclusiva, accessibile e sostenibile, che valorizzi la consapevolezza del valore del contemporaneo come investimento nel futuro di una comunità.

XNL Aperto è un intervento di arte sul territorio, nato da una virtuosa collaborazione tra pubblico e soggetti privati legati al mondo dell’arte contemporanea, attivi a Piacenza e nel mondo.

Il progetto, coordinato da XNL Arte e dalla sua direttrice artistica Paola Nicolin, ragiona in una prospettiva di allargamento dei pubblici e accessibilità, a partire dall’incrocio tra teoria e pratica, tra la dimensione discorsiva dell’arte e il suo farsi nella pluralità delle forme e dei linguaggi.

Per questa ragione XNL Aperto guarda al felice e pioneristico modello gestionale Consorzi agrari dell’Emilia Romagna (che alla fine del XIX secolo aveva sede nell’edificio che oggi ospita XNL) come strumento di dialogo comunitario, capace di generare idee dalla condivisione di un “fare” collettivo.

XNL Aperto è d’altra parte una iniziativa pensata per il peculiare contesto di Piacenza e del suo circondario, un territorio intriso di biodiversità e che da sempre guarda alla cultura come bellezza, come lavoro, come servizio. Piacenza è qui raccontata come città, con un fitto centro storico, puntellato da veri e propri giardini urbani arricchiti dalla presenza di Università, spazi e gallerie d’arte e manifestazioni culturali caratterizzati da una attenzione alla fruizione dei contenuti, e come campagna, paesaggio insieme agricolo e industriale, fatto di natura e lavoro umano che mai come in questo momento chiede attenzione, cura, sostenibilità.

Piacenza è ricca perché circondata da un sistema agricolo industriale che ne fa un caso studio e un modello piuttosto unico di area culturale votata alla discussione sui temi del paesaggio, del riuso, della relazione tra spazio urbano e spazio agricolo, tra economia prima e terzo settore, tra migrazione e lavoro, tra cittadinanza e identità, passando attraverso una urgente discussione sulle implicazioni tra spazio domestico e spazio militare in relazione alla cospicua presenza di caserme, ospedali, circoli ufficiali e quanti altri luoghi connotati dalla esperienza della guerra in città.

Oggi più che mai, di fronte a pandemie, conflitti e instabilità socioculturali che ci espongono violentemente e senza preparazione alla dimensione più fragile della nostra esistenza, la città di Piacenza si offre come un cantiere aperto dove poter sperimentare nuove forme di convivenza all’insegna dell’arte e della bellezza.

In questa prospettiva, con XNL Aperto la Fondazione di Piacenza e Vigevano, il Comune di Piacenza, la Camera di Commercio e gli attori protagonisti propongono una modalità intima, curata e sostenibile all’esperienza delle arti contemporanee, godendo proprio di quella relazione tra moderno e contemporaneo – tra storia e futuro – che proprio la storia del collezionismo pubblico e privato piacentino ha anticipato e ben interpretato.

IL PROGRAMMA

XNL Aperto è un progetto realizzato in stretta collaborazione con una sempre più articolata compagine di professionisti e operatori del mondo delle arti contemporanee attivi a Piacenza e nel mondo.

Il numero zero di questo progetto inaugurerà il 23 settembre, in concomitanza con la mostra personale di Francesco Simeti (Palermo, 1968 – vive e lavora a Brooklyn) a cura di Paola Nicolin presso XNL all’interno della quale l’artista presenterà una nuova opera ideata appositamente per lo spazio della galleria.

In sinergia con una rete di musei, istituzioni pubbliche e private, studi e spazi d’artista la città e il suo territorio raccontano storie di eccellenza in una serata di iniziative ad accesso gratuito. Il programma disegna un itinerario nella città che si allarga sino alle sue valli, pensato come un percorso di senso tra arte, natura e innovazione.

L’itinerario, per sua natura plurale e diverso, muove dagli spazi di XNL e si snoda nel centro storico dove più vie e incroci si accendono.

XNL Aperto si avvale infatti della preziosa collaborazione della Galleria Ricci Oddi che, insieme al complesso di Santa Chiara e ad un circuito di altre gallerie (tra le quali Biffi Arte, RatHaus e Volumnia), sono coinvolti in una apertura straordinaria.

Due progetti temporanei di diverso formato andranno inoltre in scena in due edifici storici.

Con il progetto Fenestella, a cura di un consorzio di gallerie private composto da Apalazzo gallery, Corvi-Mora, ED Gallery, greengrassi, galleria UNA, viene presentata una selezione di artisti tra i quali Juha Pekka Matias Laakkonen (Helsinki, 1982), Thomas Berra (Desio MB, 1986) Candido Fior (San Martino di Lupari 1942 – 2021) e Alessio Tasca (Vicenza 1929 – Heilbron Germania 2020), Filippo Bisagni (Milano, 1989). Accompagna la selezione un progetto speciale a cura di Mistura Allison dedicato all’artista Jermay Michael Gabriel (Etiopia/Eritrea/Italia, 1997) e la partecipazione della musicista Maddalena Scagnelli. Fenestella è un progetto nomade su base annuale che occuperà spazi diversi nella città di Piacenza e che verrà articolato ogni anno in maniera differente, rispondendo alle specificità del luogo ospite. Le gallerie occuperanno in questo caso gli spazi della corte interna del palazzo all’incrocio tra Largo Matteotti 10 e via Cavour 40.

Fenestella nasce anche dal desiderio di coniugare l’esperienza delle arti con la cultura viticola e per questo vede gallerie e produttori vinicoli locali lavorare in sinergia in una ottica di nuovo modello di distribuzione della creatività e dei suoi prodotti. A questo fine il progetto si avvale della collaborazione dei produttori vinicoli del territorio Elena Pantaleoni di La Stoppa e Alberto Anguissola di Casé.

In questa occasione Montrasio Arte inaugura il progetto Alfabeto Bianco ideato da Francesca e Ruggero Montrasio e concepito come una realtà multidisciplinare, uno spazio di antropologia urbana al centro del quale la sostenibilità diventa il punto nodale attraverso cui i diversi linguaggi vengono indagati in modo trasversale e atemporale. Alfabeto Bianco trova casa in via Nova 53 e si avvale della collaborazione di Montrasio Arte e Galleria Zero. Dennis Oppenheim (Electric City 1938 – New York 2010) a cura di Alberto Salvadori, Alex Ayed (Strasbourg 1989) e Riccardo Benassi (Cremona 1982) a cura di Paolo Zani sono le mostre di apertura. Il programma proseguirà con la presentazione di una mostra all’anno e si svilupperà in forma di dialogo tra generazioni differenti. Joseph Beuys, Gordon Matta Clark, Christo & Jeanne-Claude saranno i protagonisti dei prossimi appuntamenti.

Sempre in città, Volumnia, la galleria già da tempo attiva nei monumentali spazi della Chiesa di Sant’Agostino, affianca ad una curata selezione di design storico da collezione il progetto Impronte di Gianluigi Colin (Pordenone, 1956) a cura di Achille Bonito Oliva.

L’itinerario prosegue fuori le mura con il Museo della Merda, in località Campremoldo Sopra di Gragnano Trebbiense: un progetto ecologico e innovativo che coniuga natura, arte e tecnologia e che ha sede nell’azienda-museo situata in una rocca tardo medievale, per volontà del proprietario Gianantonio Locatelli, dal 2015.

Grazie alla collaborazione con il Liceo Gioia di Piacenza, durante la serata di apertura del 23 settembre, alcuni studenti lavoreranno come mediatori culturali della propria città aiutando il pubblico a muoversi tra i vari progetti.