La Rotonda del Brunelleschi ospiterà la nuova esposizione del museo di storia medicea grazie all’incontro tra l’ANMIG di Firenze, storico ente oggi rivitalizzato dai discendenti degli eroi di guerra, e l’associazione culturale Festina Lente. “Il Brunelleschi progettò la rotonda su modello del pantheon romano, noi ne faremo il tempio dei Medici, qui ogni visitatore potrà conoscere la storia delle donne e degli uomini che hanno reso immortale Firenze e la Toscana” afferma Samuele Lastrucci, direttore del Museo de’ Medici “la felice collaborazione instaurata con i soci dell’ANMIG, ci darà la possibilità di aprire la rotonda per la prima volta al pubblico e, grazie all’intesa col Comune, l’ingresso sarà gratuito per tutti i residenti”. La rotonda fu progettata da Filippo Brunelleschi nel 1434 ma i lavori si protrassero solo fino al 1437 quando i fiorentini dirottarono le risorse sulla guerra contro Lucca. L’edificio a pianta ottagonale era nato come parte dell’adiacente monastero di S. Maria degli Angeli, all’epoca frequentato da Cosimo il Vecchio, Lorenzo il Magnifico e Leone X che ne fecero la più importante biblioteca umanistica del rinascimento. Più tardi, Cosimo I lo avrebbe voluto sede dell’Accademia delle Arti e del Disegno, affidandone il completamento a Michelangelo e Vasari, ma il progetto fallì per l’ostilità dei camaldolesi.
Il “castellaccio”, come lo chiamavano i fiorentini, ospitò nell’ottocento il laboratorio dello scultore Enrico Pazzi che vi realizzò il monumento a Dante oggi in Santa Croce, ma solo nel 1937, Rodolfo Sabatini riuscì a completare l’opera con un’enorme cupola di gusto razionalista per farne la sala delle adunanze dell’ANMIG. In tempi più recenti molti studenti hanno conosciuto la rotonda come Centro Linguistico dell’UNIFI ma, con il suo abbandono una decina di anni fa, è calato il sipario su un simbolo di Firenze e su tutta la zona limitrofa “nonostante, negli ultimi anni, i locali storici della Casa del Mutilato siano stati oggetto di visite guidate a cura della nostra associazione” fa notare il presidente della Sezione Anmig. di Firenze, Alessandro Sardelli, che poi aggiunge “con la collaborazione col Museo de’ Medici intendiamo perseverare sulla strada della valorizzazione del complesso e di tutta l’area”.
“Un’operazione intelligente che permetterà a Firenze di non perdere il museo interamente dedicato ai Medici e di riaprire finalmente al pubblico la Rotonda del Brunelleschi – ha sottolineato la vicesindaca e assessora alla cultura Alessia Bettini – Restituire alla città un progetto interessante come quello di Samuele Lastrucci significa proiettare la memoria al futuro, conservando un pezzo di storia così importante come quello della famiglia dei Medici e valorizzando nello stesso tempo un edificio storico come la Rotonda. Questo museo sarà un posto dove i turisti potranno scoprire chi siamo e i fiorentini rivivere secoli di storia gloriosa, lo splendore di un passato ricco di gloria, operosità e spirito di iniziativa”. “Rendere il patrimonio culturale fruibile e favorire la tutela e la valorizzazione dei contenitori culturali – ha concluso la vicesindaca – sono gli obiettivi primari dell’amministrazione comunale”.
Il Museo de’ Medici è un’istituzione culturale nata dall’intuizione del giovane studioso Samuele Lastrucci, già noto per il suo impegno nella riscoperta del patrimonio musicale legato ai Medici. Dal 2019 il museo di storia medicea ha coinvolto con mostre, giornate di studio e concerti non solo la città di Firenze ma anche altri “territori medicei” sparsi in tutt’Italia, creando una rete inedita di scambi culturali tra pubblico e privato. Non ultima la prestigiosa collaborazione con la Regione Toscana, annunciata qualche giorno fa sui social proprio dal Presidente Eugenio Giani, che porterà all’allestimento di una grande mostra in palazzo Guadagni Sacrati Strozzi in autunno.
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