Protagoniste quattro classi della scuola dell’infanzia Baby College di Monza che, dopo aver dato la caccia alle uova d’argilla all’interno della suggestiva location di Briosco, hanno poi decorato personalmente il goloso tesoro. “Permettere ai bambini di diventare dei «ricercatori permanenti» alla continua scoperta di significati, aiuta a renderli gli autentici protagonisti del loro percorso di crescita” dichiara Mariarosa Porro, coordinatrice del Baby College Monza
Una golosa “caccia alle uova” tra le sculture del secondo ‘900 per festeggiare la Pasqua. Ben 80 bambini delle classi Pink, Green, Yellow e Rainbow della scuola dell’infanzia Baby Collegedi Monza (babycollege.it) sono stati i protagonisti della tradizionale “Easter Eggs Hunt” che si è svolta tra le sculture del parco museo a cielo aperto del Rossini Art Site diBriosco (MB). Il tesoro in palio? Uova d’argilla da scovare tra le sculture di artisti di fama internazionale quali Giò Pomodoro, Pietro Consagra, Bruno Munari, Fausto Melotti, Andrea Cascella e Grazia Variscoi seguendo tutti gli indizi che evocavano la forma, il colore e la superficie delle varie opere d’arte. Ultimata la caccia al tesoro i bambini hanno decorato e personalizzato la superficie delle uova d’argilla trasformando la “texture” con molteplici strumenti convenzionali e non come vuole il metodo Bruno Munari, un progetto di educazione creativa ideato negli anni ’70 per dare ai bambini la possibilità di crescere attraverso proposte di “ginnastica mentale” in cui poter stimolare creatività, conoscenza, sperimentazione e autoapprendimento. “In una cornice affascinante e stimolante come quella del Rossini Art Site, nel cuore verde della Valle del Lambro, abbiamo regalato ai nostri alunni un’esperienza unica all’insegna dell’arte e dello sviluppo del pensiero creativo – spiega Mariarosa Porro, coordinatrice del Baby College di Monza – Quando lavori con i bambini devi permettere loro di sperimentare la materia con la propria gestualità, lasciandoti sorprendere dalla loro capacità di riuscire a dare forma ai pensieri. Permettere ai bambini di diventare dei «ricercatori permanenti» alla continua scoperta di significati aiuta a renderli gli autentici protagonisti del loro percorso di crescita“.
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